La simpatia del personaggio di Barba in Don Matteo gli è servita a farsi un nome nel mondo delle fiction: ecco chi è Francesco Castiglione.
Il ruolo del carabiniere Barba in Don Matteo ha fatto sì che Francesco Castiglione finisse nelle grazie del pubblico. Complice la simpatia del personaggio portato in scena, è da diversi anni una presenza fissa nel cast. Comunque, il suo poliedrico talento gli ha consentito di passare con estrema raffinatezza dal piccolo schermo al Teatro, senza mai risultare un pesce fuor d’acqua. Figlio di emigrati, è cresciuto nella nostra penisola e per arrivare al successo ha mollato la propria terra, da perfetto globetrotter. Scopriamo insieme chi è, la carriera e qualche curiosità sul suo conto.
Francesco Castiglione: biografia e carriera
Nasce il 16 giugno 1982, sotto il segno zodiacale dei Gemelli, a Böblingen, in Germania, da genitori siciliani. Si trasferisce nell’isola all’età di 10 anni e qui continua gli studi fino al diploma. I primi passi della formativa artistica risalgono ad un corso di teatro diretto da Lucia Sardo e Marcello Cappelli; da loro viene esortato a trasferirsi a Roma nel 2002, ad appena 19 anni, dove si aggiudica una borsa di studio presso l’Accademia dello spettacolo Teatro del Sogno, diretta da Anna Mazzamauro.
Nel prosieguo frequenta l’Accademia europea del Teatro e dello Spettacolo guidata dal regista Luciano Bottaro e dei laboratori, compreso quello con Oreste Lionello e Giancarlo Sepe. Altrettanto preziosi sono gli insegnamenti di Gianni Nardoni, il quale, nel 2005, lo fa debuttare al Teatro dei Satiri di Roma. Quindi, nel 2008, con L’altra metà del niente di Francisco Villarusso vince il premio delle muse, in qualità di miglior protagonista. Da lì iniziano a schiudersi parecchie porte. La rappresentazione più fortunata sul palcoscenico è Libertà tra musica e parole (2013-2018) di Marco Simeoli. Numerose le esperienze accumulate, da Francesco de Paula a Un cappello pieno di Pioggia, a Ricordami dietro una foglia, solo per citarne alcune.
Dal 2007 lo si vede peraltro in film, corti e tv come Dòn e La fabbrica dei volti noti, entrambi di Riccardo Papa premiati sia in Italia che in Europa. Nel 2011 è il volto principale del lungometraggio Cruel Tango, per la regia di Salvatore Metastasio. Al cinema recita ne I fiori del male di Claver Salizzato e Shades of Truth, pellicola internazionale di Liana Marabini con Christopher Lambert e Gedeon Burkhard.
Per quanto riguarda la serialità italiana, impersona vari ruoli in Che Dio ci aiuti 3, Sotto copertura, L’isola di Pietro 3 e Doc – Nelle tue mani. Dalla decima stagione entra nel cast di Don Matteo con la parte dell’appuntato Barba. È, invece, Gunther nella quarta e quinta stagione di Un passo dal cielo. Quand’è il 2018 è protagonista de Il precursore, film di Omar Pesenti, in cui indossa i panni di San Giovanni Battista. Inoltre, presta contributo in Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio, con Alessio Boni.
Francesco Castiglione: la vita privata
Sul suo profilo Instagram traspare chiaramente tutto il legame provato per la famiglia di origine. Ha una sorella, Concetta, e un nipote, Samuele, ai quali vuole un mondo di bene e spesso lo sottolinea via social. Residente a Roma, non sappiamo, invece, nulla circa il privato, se abbia una dolce metà oppure sia single. Ignoto anche il suo patrimonio.
10 curiosità su Francesco Castiglione
– Ha il mito di Hollywood e i suoi idoli sono Al Pacino, Dustin Hoffman e Meryl Streep.
– Il primo monologo che ha portato a un’audizione è stata una scena tratta da L’avvocato del diavolo, originariamente recitata da Al Pacino.
– Adora l’equitazione, leggere, preparare cena a casa per gli amici, farsi fotografare.
– Lo affascinano la danza e la pittura.
– Non rinuncerebbe mai a bretelle, sciarpette e cappelli.
– Predilige la parte dell’antagonista.
– Negli Stati Uniti ha frequentato i corsi di Susan Batson, bravissima coach di recitazione.
– Non tornerebbe più a vivere in Germania: ama troppo l’Italia.
– La consapevolezza di voler diventare attore l’ha avuta guardando i film di Marcello Mastroianni e le serie americane.
– Lavorare con Terence Hill è stata una delle gioie più grandi: da piccolo vedeva i suoi film con il padre e ritrovarsi con lui sul set gli sembrava inverosimile..